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L’INSOLITO CLAN Per conoscenza ep2

Ribéss 2006; cdr in bustina cartonata, 6 tracce, 24’; 5 euro

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L’Insolito chi? Ma come! La band capitanata da Fofò Stramandìnoli (un nome, un destino umoristico) che sta facendo il giro dei locali, delle piazze e della Rete col suo caravan d’ironia sottile e sonorità finto-sgangherate. Per loro abbiamo cucito questa definizione di genere: cantautorato surreal-contestatario. Una lezione dei più nobili anni ’70 italiani che qui, a distanza di una generazione, trova ancora i suoi discoli e per questo promettenti alunni barba&cappello. Già dal primo ep (omonimo, fuori catalogo) l’Insolito Clan ci aveva abituati a quelle impalcature allegoriche che stan su in baffo alla geometria cartesiana. Questa seconda versione, concepita come biglietto da visita per il popolo del Ferrara Buskers Festival, aggiunge due nuovi pezzi alla scaletta e anticipa la piega del disco full-length che aspettiamo con ansia, qui alla tana del Re Biscio. L’Insolito Clan ama lo humour, lo spasso, il paradosso. Pratica il dubbio metodologico. Suona un r’n’b sporcato di jazz minimale, di raggae, all’occorrenza perfino di ritmi da caserma. Sul disco funziona, sul palco avvince. Ma la musica è un pretesto per le allegorie satiriche strampalate che traboccano dai testi, degni dei Gaber & Gaetano più lisergici. Fra qualche giorno l’Insolito Clan tornerà in studio con la nuova formazione di stampo folk-jazz. In attesa del disco intero, ricordiamo a Fofò di non dar peso a chi non riesce a seguirlo nei suoi voli fuori orbita: continua così. Non pettinarti. Sputa tutto quel che hai da dire. Puniscine mille per educarne uno.