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RIGHINI Houdini

Ribéss 2015, ed. Fridge Italia, distr. Audioglobe; 10 tracce audio, 42’; digifile due ante, 10 euro; lp bianco 180g edizione limitata, 15 euro; lp bianco 180g deluxe, 20 euro; anche in download

Il mondo è una foresta di simboli, diceva quel tale. Oggi che dei simboli abbiamo più wikizionari che memoria o intuizione, l’aspirante simbolista non può che trarre il suo umile godimento dalle icone pop e dal citazionismo ruffianello. A patto di non rimanerne annodato, però. Giuseppe Righini è sempre il dandy della porta accanto che ci ha garbatamente mesmerizzati fin dall’esordio solista (Spettri Sospetti, Interno 4 Records 2008), quando si è presentato al mondo come sicuro prestigiatore di riferimenti colti e popolari maneggiati con tocchi da Lupin, spesso disambiguabili solo attraverso i cifrari giusti, il genere di codici che ti si incollano alle mani rovistando nei mercatini dell’improbabile. Arrivato al terzo disco di inediti lascia cadere il nome di battesimo e si abbandona alla specularità farlocca del binomio Righini-Houdini. Che poi è il titolo dell’album. Che poi è proprio Harry Houdini, mica un Houdini qualsiasi. Che qui è anche l’alter-ego – sfuggente, neanche a dirlo – con cui Giuseppe si fa qualche giro a un-due-tre-stella. Immedesimazione annunciata, attenzione sviata: perchè il punto non è trovare cosa ci sia di Houdini in Righini e dove. (Anzichè il fenomeno ungherese avrebbe potuto esserci Cagliostro o Jack lo Squartatore, Keyzer Söze o Parnassus o Nikola Tesla.) Il punto invece è: bearsi dei numeri ingegnosi snocciolati in un album coerente da cima a fondo, che tiene fede all’elevato standard d’illusionismo cantautorale dei precedenti. La fitta maglia dei rimandi testuali, melodici e tecnico-sonori – complice il polistrumentista e producer Fulvio Mennella – sfrutta il trucco antico di metterti a tuo agio e tenerti simultaneamente, ininterrottamente sulle spine: quanti riesci a contarne in un solo brano? sei quasi sicuro di averne scovato un altro? cos’avrà mai voluto suggerire infilando tutti quegli elementi fin de siècle e belle époque? Mentre fai il tuo bravo compito razionalista sei già caduto nell’inganno: attenzione sviata! Il travestimento ’80 e ’90ino è fin troppo facile da smascherare ma non sai deciderti se siano più i Depeche Mode, i Matia Bazar o i Subsonica? Siamo sempre lì: la tua attenzione è stata condotta altrove e non hai afferrato il nocciolo della faccenda. Per accedere alle suggestioni profonde di questo disco serve ricordare che Righini, da che è Righini, sparge metodicamente il seme della confusione tra realtà estetizzata ed estasi realistica. Devi fare i conti con la meraviglia, lasciar perdere l’incredulità e in buona sostanza smettere i panni dell’Houdini storico - scafato (e perciò quotatissimo) smascheratore delle altrui imposture. Solo allora la tua mente è disposta a vibrare per l’elettromagnetismo, l’esoterismo pulsante di QUESTO Houdini: forse il più sincero prodotto del suo autore, orchestrato dal compagno di apnee Mennella, omaggiato della puntuale presenza dei Miscellanea Beat (Massimo Marches e Gionata Costa) e per il resto nudo, essenziale nella sua luminosa artificiosità. Righini è sceso a patti con l’età adulta mantenendosi vero come un bambino bugiardo. Righini punta il dito allo specchio e scopri che era lo specchio a indicare lui. Righini come un’aura o un alito di nebbia esalato da tutto ciò che gli sta a cuore. Righini il piccolo principe rivierasco che ama smarrirsi nei segreti d’Europa. Righini che congegna canzoni come esperienze magiche trasformative. Righini il Mistificatore Soave, il numerologo dell’era di instagram. Canta l’amore mannaro, tratteggia l’ignoto, racconta la perdita, disegna la fine del mondo, bisbiglia la rinascita all'orecchio delle nuove generazioni. Lo fa nel modo che è solo suo, fino all’ultimo pezzo. E come dopo uno spettacolo d’impeccabile magia, chiuso il ciclo d’incanti e sorprese dietro il sipario di broccato blu, ti resta in circolo l’impensata meraviglia della gratitudine.

il video di Daniele Quadrelli per Monge Motel: https://www.youtube.com/watch?v=fGpwEW-YOno

lo streaming integrale: https://ribessrecords.bandcamp.com/